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DiaCarna
P.E. Marsure
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Catalogo
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Piante Esotiche Marsure (1997/98).
Serra da esposizione e vendita
Via Cividina 10, Povoletto, loc. Marsure di sotto (UD) CAP I-33040
Telefono: 0432/679443
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Entrata
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Eccoci all'entrata della serra. C'e'
un immenso bancale centrale, ricoperto di Sarracenie (e, in fondo, alcune drosere), e due
file di bancali, leggermente piu' piccoli, sui lati. Non c'e' bisogno di commenti per
descrivere la 'paradisiaca visione' di *tante* piante carnivore. Ah, notare che sulla
sinistra possiamo vedere il nostro stimato e adorato presidente Sergio Cecchi! |
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Bancale
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Le piante sono raggruppate a
cloni, nella parte centrale, mentre di lato ed in fondo ci sono gli esemplari unici.
Questo bancale, per esempio, e' tutto di cloni della stessa pianta, un ibrido di
Sarracenia (qualcuno si ricorda quale?). |
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Sfagnera
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Questo invece e' un bancale
laterale e come vedete non ci sono cloni di comune Sarracenia ma pezzi unici di
Heliamphora e Brocchinia. Troppo belle per non meritarsi uno zoom... |
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Sfagnera (zoom)
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Ed eccolo infatti. Potete notare una
splendida Heliamphora in primo piano ed una Darlingtonia californica
ma specialmente montagne di sfagno.[zoom interpolato] |
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Heliamphora
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Uno zoom digitale pero' non rende giustizia
a queste due piante, quindi vediamo di fare di meglio con l'obiettivo... ecco l'Heliamphora,
molto meglio, no? |
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Darlingtonia
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E questa e' la Darlingtonia californica,
sempre assolutamente immersa nello sfagno, e con vicina una Drosera capensis. |
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Bancale misto
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Mi dirigo invece in fondo alla serra,
ora, dove ci sono interi battaglioni di drosere e piccole sarracenie miste... da mal di
testa. |
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Drosera
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Proviamo qualche dettaglio... questa
e' una delle drosere. Senza cartellino e con i fiori recisi posso solo tirare ad indovinare,
diciamo una Drosera hamiltonii? |
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Sarracenia psittacina
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Questa invece, con o senza
cartellino, la riconoscerebbe anche un facocero. |
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Nodo di Pinguicule
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E non crediate che non ci fossero anche
una nutrita schiera di esemplari di Pinguicula, tutti agglomerati ed annodati
in maniera assolutamente stupefacente. |
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Foresta di Sarracenia
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Ce ne sono di tutte le specie e varieta',
vederle tutte cosi' belle, cosi' in gran numero, le fa quasi apparire come insalata... |
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Sarracenia leucophylla
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La mia preferita... e scusate se non
meritava qualche decina di millimetri di pellicola! |
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Sospetto...
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Dalla faccia da marpione mi coglie il
sospetto che anche ad Andrea piacciano le Sarracenie... e si che quella che aveva in mano
era un esemplare "piccolo" ;-) |
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Arrivederci.
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Ok, dai, si fa un po' tardi, vediamo
di andarcene, ma non prima di aver gettato di nuovo il nostro occhio attraverso questa
vera e propria selva carnivora! |
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Piante Esotiche Marsure... Lilli e Furio.
Chiamarli cardini della carnivoria italiana e' dire poco. La serra di Lilli
e Furio, infatti, rappresenta una tappa costante e abbastanza importante
nella vita di qualsiasi appassionato italiano di piante carnivore. La visita alla serra,
distante quasi da qualsiasi coltivatore italiano (imbucata com'e' a Udine),
rappresenta spesso il passaggio da un hobby "da novizio", con qualche pianta
piu' o meno di successo, ad una passione piu' seria, determinata, davanti
alla quale anche farsi centinaia di Km in auto o in treno diventa una
stupidaggine.
Vedere cosi' tante belle piante concentrate in un unico posto mette il
visitatore in uno stato di rispettoso silenzio e osservazione per un periodo
di almeno un'ora o due. Furio e Lilli sono persone squisite, e quindi e'
facile lasciarsi prendere la mano con domande, richieste, suppliche,
senza contare tutta una serie di giustificati pruriti al portafogli, davanti a certe
piante.
Il vantaggio, oltre che l'ovvia ed obbligatoria possibilita' d'acquisto,
consiste nel potersi fare una esperienza visiva sull'aspetto di centinaia
di specie, sulle piccole differenze tra una drosera e l'altra, tra una
heliamphora e l'altra, e poter appoggiare l'occhio su specie che
altrimenti si potrebbero vedere solo in certi libri (ammesso che si riesca
a trovarli).
La serra, inoltre, per tre anni consecutivi e' stato il luogo prescelto per
i meeting annuali dell'Associazione Italiana Piante Carnivore, ed ha visto
momenti epici come la declamazione dello Statuto, le votazioni per le cariche,
gli incontri con i soci, senza trascurare visite internazionali come quella
del simpaticissimo Fernando Rivadavia, botanico brasiliano
esperto studioso del genere Utricularia.
Visite sempre e costantemente accompagnate da mangiate in un ottimo
ristorante tipico.
Le piante sono ben tenute, la serra ordinata, e la quantita' di piante
e' assolutamente incredibile. Non posso aggiungere molto piu' di questo
perche' vorrei arrivare al punto piu' importate :
Andateci!
Un grazie a Furio e Lilli, a
Sergio, Marcello, tutta la gente dell'associazione e chiaramente al cuoco
di quella buonissima trattoria!
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Pagina aggiornata al:
3 Luglio 1999.
Layout & programming by Fabio d'Alessi, 1999
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